Un messaggio chiaro sull’importanza della memoria

Nel testo, Con animo imprescrittibile: diario di un disertore, si percepisce presto che la narrazione, sia nel tema che riguarda di persona l’autore, sia nel contesto geo-politico-strategico, circoscriva un’epoca caratterizzata da un clima di sicurezza incerto perturbato dalla guerra fredda che divide il mondo in due blocchi, a ridosso della rivoluzione del 68 con la conseguenziale trasformazione culturale, in una Italia insidiata da destabilizzazioni multiple e che fluttua non lontano dalla cortina di ferro. L’epoca stessa modella la società in regole e leggi concepiti per una fase storica particolare, non del tutto ordinari visto le restrizioni derivate se vogliamo parlare di democrazia, di libertà e libertà di circolazione, ecc., dove prevale il ragionamento di Stato sui sentimenti umani. In queste stesse circostanze e influenze esterne, si svolgono contenuti concreti con cui sono alle prese persone in carne e ossa, ripresi all’interno dell’autobiografia di Orazio Maria Valastro, fatti che lo riguardano direttamente, fatti delicati e incresciosi. Per quanto notiamo precisione e determinazione che sostengono i significati delle vicissitudini narrate e per quanto tratta eventi drammatici o in un certo senso di resistenza, con i quali l’autore stesso era stato confrontato, il testo viene proposto in uno stile poetico e una forma ricercata al fine di renderlo leggero alla lettura.

Nei paragrafi che si susseguono sempre su un solo binario tematico, quello che, per motivi ideologici, riguardo il rigetto del servizio militare, il quale si esprime nella difficile condizione del disertore e le conseguenze che comporta, assistiamo alle situazioni drammatiche dell’esilio in Francia, agli arresti, processi, condanne dai tribunali e reclusioni, che si ripetono a più riprese. Nel suo piccolo “Cent’anni di solitudine”, con visioni ampie e prive di ambizioni egoistiche, per niente influenzato dalle culture o i modi del momento o propagande dominanti che in genere prendono facilmente rilevante sopravvento sul comportamento delle masse, Orazio ci rivela il carattere dolce e pacifico della sua persona. Un uomo idealista con principi saldi, che quando è richiamato da convinzione e ideali più importanti in cui crede, quale la pace, la non guerra, l’antimilitarismo, è determinato a fare forti sacrifici, a pagare caro prezzo e confrontarsi con le situazioni.

La scelta della costruzione e la struttura del testo, sembra dettata anche dal notevole ruolo in cui hanno preso parte nell’autobiografia di Orazio altre persone come amici portati dal destino che sono entrate nella sua vita, relazioni sentimentali, la perdita di un figlio e soprattutto il ruolo della madre nella vicenda, che era presente anima e corpo, si spostava da un posto all’altro per dargli sostegno e incontrarsi con il figlio rinchiuso nell’una o nell’altra parte sperduta per l’Italia, la madre che non si ferma lì e riappare più tardi contemporaneamente alla stesura del testo, contribuendo alla stessa autobiografia, quando troviamo ogni capitolo introdotto con una sua breve poesia dedicata proprio a lui.

“Con animo imprescrittibile: diario di un disertore” resta un documento prezioso per chi in cerca di esperienze vissute in prima persona dall’autore, desidera confrontarsi con lo studio e le testimonianze su quella fase di grande interesse storico. Rappresenta una testimonianza che afferma che non sempre un reato è perenne, il quale da un momento all’altro può scomparire e con esso le punizioni relative. La prova che esistono regole, leggi e decreti, imposte ai cittadini da circostanze politiche o d’interesse delle potenze o dei gruppi, che non hanno niente a che vedere con la moralità umana, se non addirittura vanno nel senso opposto. Con la sua autobiografia che si inserisce in questa prospettiva e ci fa riflettere su queste considerazioni, Orazio, che sembra affermare che con queste esperienze difficili sia cresciuto nel pensiero e nell’impegno, ci trasmette e consegna alle future generazioni un messaggio chiaro sull’importanza della memoria.

Amor Dekhis (scrittore di origine algerina)

Catalogo Edizioni Sensibili alle foglie

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