PCTO Atelier dell’immaginario autobiografico

Disegnare, raccontare, scrivere la nostra vita

Avviato l’Atelier dell’immaginario autobiografico con i giovani studenti di due istituti scolastici della città di Catania. Le Stelle in Tasca OdV Ente del Terzo Settore ha siglato una convenzione con il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei e il Liceo Statale “E. Boggio Lera” nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento al fine di realizzare un laboratorio di scrittura autobiografica.

Il dispositivo pedagogico dell’OdV Le Stelle in Tasca ha la vocazione di formare all’arte dell’autobiografia. Gli incontri, condotti e coordinati da volontari qualificati, propongono un percorso esperienziale sull’immaginario nella scrittura di sé. Gli studenti sono invitati a raccontarsi, sollecitati da attività di gruppo e individuali, facendo l’esperienza delle funzioni vitali dell’immaginario. L’atelier, privilegiando una pedagogia della memoria e dell’immaginario, è uno spazio di condivisione che stimola un ascolto sensibile di sé e dell’altro, e un’etica della reciprocità e dell’incontro.

La condivisione di un metodo partecipato e inclusivo, animato da una circolarità delle creazioni grafiche e testuali realizzate e donate reciprocamente, sospende un’attività giudicante rispetto alle esperienze condivise, promuovendo uno spazio d’incontro con sé stessi e l’altro che riconosca la complessità di ogni singola storia di vita e la nostra comune umanità. Accompagnare gli studenti a fare l’esperienza della narrazione e della scrittura di sé e dell’altro, li incoraggia ad autorizzarsi a esprimere il loro rapporto al mondo. La scrittura autobiografica è in questo senso un valido strumento per riflettere sulla propria storia di vita, sui sentimenti e le emozioni vissute, aiutandoci a non essere indifferenti alla storia dell’altro per comprendere e amare la vita.

Scrivere di sé diventa una declinazione operativa pratica della cura di sé, un processo di auto-chiarificazione dove la cura di sé, attraverso la scrittura, incontra la dimensione dell’umano e del divenire. La cura, intesa quindi come esperienza di scrittura di sé, ci permette di comprendere il senso del nostro bisogno, cogliere il senso del proprio poter essere nel mondo. Accompagnare gli studenti in questa prospettiva, nell’ascolto sensibile di sé e dell’altro, favorisce il prendersi cura della propria vita educativa e di cura recuperando e riconoscendo il pensiero su di sé e la propria storia. Il nostro essere nel mondo, esserci per sé e gli altri, quando non siamo indifferenti rispetto alla nostra e all’altrui vita, al bisogno interiore di chi la vive, è anche amore verso sé e gli altri.

L’Atelier si prefigge infine di rendere possibile la partecipazione degli studenti, con i loro elaborati grafici e testuali, al Premio internazionale Thrinakìa di scrittura autobiografica, biografica e poetica, dedicato alla Sicilia. Una sezione speciale del premio sarà dedicata ai loro elaborati che dovranno essere consegnati alla giuria della settima edizione di Thrinakìa entro fine marzo 2024. Nel mese di maggio 2024, presso il Palazzo della Cultura di Catania, gli studenti valorizzati dalla giuria saranno premiati con un attestato di merito.

Finalità

L’atelier esorta la scrittura di un pensiero sulla vita, fondato sul riconoscimento reciproco di sé e dell’altro, generando una solidarietà basata sulla possibilità di prendersi cura di sé stessi e della propria storia.

Obiettivi

  • Sviluppare e potenziare le competenze linguistiche.
  • Potenziare le capacità comunicative ed espressive attraverso la scrittura.
  • Educare a un ascolto sensibile di sé e dell’altro.
  • Valorizzare le proprie esperienze personali, i propri vissuti, pensieri e speranze.
  • Riconoscersi nella propria storia evidenziandone la sua ricchezza, unicità e particolarità.
  • Consolidare le abilità auto riflessive per prendersi cura di sé.
  • Riscoprire le motivazioni più profonde della propria vita per poter progettare più consapevolmente azioni future.
  • Riflettere sulle storie altrui per scoprirne le peculiarità e condividere idee ed emozioni.
  • Sostenere la creazione grafica.
  • Elaborare schede biografiche e produzione di racconti autobiografici.

Contenuti

Disegni realizzati e narrazioni relative a partire dalle immagini. Test antropologico a nove elementi. Kairos biografia e materiali grafici e testuali. Schede biografiche.

Metodologia

Sarà utilizzata una metodologia attiva, esperienziale che permette un maggiore coinvolgimento personale e collettivo degli studenti e basata su discussione, modalità di problem posing e di problem solving, lavori di gruppo e individuali.

Una prima fase del dispositivo autobiografico ricorre al disegno come forma di simbolizzazione astratta di sentimenti ed emozioni, comprensione simultanea d’immagini che rappresentano noi stessi o un particolare momento della nostra storia di vita, sollecitando la nostra coscienza immaginante a creare e vivere l’immagine poetica creata. Le narrazioni che accompagnano il senso di queste immagini diventano a loro volta scrittura, anticipando e introducendo un’organizzazione metaforica del senso delle esperienze vissute.

Una seconda fase del processo creativo del dispositivo autobiografico è caratterizzata dal ricorso a una rielaborazione del test antropologico a nove elementi sviluppato nell’ambito della socio antropologia dell’immaginario. La valenza euristica di questo strumento, sul piano dell’esplorazione e della comprensione dell’immaginario, sollecita la scoperta di costellazioni d’immagini trasposte successivamente in una storia narrata oralmente e per iscritto, ricorrendo a esercizi grafici e testuali di creazione simbolica che raffigurano delle figure archetipiche e prefigurano degli schemi affettivo rappresentativi. Ogni elemento disegnato, raffigurato e integrato in una storia di finzione, o rapportato all’esperienza vissuta, diventa il tema narrativo di ulteriori racconti e scritture autobiografiche.

Una terza fase del dispositivo autobiografico accompagna alla creazione di una kairos biografia personalizzata. Il materiale grafico e testuale realizzato viene ulteriormente strutturato e rimaneggiato, orientando una scrittura finalizzata alla realizzazione di un’autobiografia. Questo strumento sollecita la dimensione esperienziale della vita per ricreare una narrazione compiuta, facilitando l’elaborazione di una scheda biografica che organizza i materiali evocativi, le immagini e i testi.

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