Nascere ai piedi dell’Etna

Non è indifferente nascere ai piedi dell’Etna come Orazio Maria Valastro, piuttosto che all’ombra della torre Eiffel o sotto la volta della foresta amazzonica. Orazio Maria Valastro insiste altresì sulla mitologia greco-romana del vulcano che domina la Sicilia. Il vulcano fa sgorgare, nel magma incandescente che scorre sulle sue pendici, l’energia vitale degli dei dell’Olimpo che ancora anima i cuori e si diffonde nelle pieghe delle anime o risveglia la potente vibrazione dei sogni marittimi.

Questa è l’antica mitologia che rimane sospesa tra cielo e mare nella cultura siciliana. La mitanalisi cerca le nostre metafore del mondo negli stadi biologici dello sviluppo fabulatorio dell’infans, dallo stadio fetale fino allo stadio della coscienza aumentata, piuttosto che nei miti antichi o nelle profondità più intime dell’anima. La placenta luminosa che esce sinuosa dal ventre della Terra siciliana, inscrive sul verde dei suoi fianchi la gigantesca firma dei suoi incessanti parti nella luce solare.

L’opacità nera e matta dell’inchiostro che cinge le sue gestazioni ha dato la risonanza della sua sonorità alla rivista di scienze umane M@gm@ di Orazio Maria Valastro. Sono diventato un suo fedele e ne ho diffuso la singolare scrittura oltre il Mediterraneo fino al promontorio roccioso del Capo di Buona Speranza, in Asia, in Australia, in India e sulle Ande, ritmando la danza dei miti siciliani dell’arte, della vita e delle società umane con quelli del Giappone, della Cina, dell’Africa, degli Slavi, degli Indù e dei Nativi Americani, sollevato dal sogno alato dei nostri scambi planetari [1].

Ma Orazio Maria Valastro, l’uomo di Sicilia, avvolge la corda dell’aquilone che mi portava troppo in alto, troppo lontano, rischiando di bruciarmi le ali. Mi riporta sulla Terra come Itaca ricordava Ulisse al solstizio di una vita che non cessa mai di essere questa Odissea nel caos del mondo di cui evoca l’oppressione per opporgli la magica serenità dell’amore che spera di vedere rinascere nella scrittura autobiografica. La mitanalisi, io lo credo, è in grado di ricentrare ciascuno di noi al cuore della propria libertà.

Hervé Fischer
L’arte mitanalitica, prefazione al volume Poetiche contemporanee del dissenso: immaginari del corpo autobiografico, di Orazio Maria Valastro, pubblicato da Aracne Editrice, Roma, Aprile 2021, 316 pp.

Hervé Fischer: filosofo e artista multimedia di nazionalità francese e canadese. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei e biennali internazionali in Nord America e in Europa. Fondatore e presidente della Società Internazionale di Mitanalisi – www.mythanalyse.org (Montréal, Québec – Canada). Direttore dell’Osservatorio internazionale del digitale (Università del Québec).


[1] Vedi i tre numeri speciali di M@gm@ Rivista internazionale di scienze umane e sociali, ART versus SOCIÉTÉ, (1) Soumission ou divergence, pubblicato nel mese di dicembre del 2020, (2) L’art doit changer le monde e (3) Conscience planétaire, in corso di pubblicazione nell’anno 2021.

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