Il disertore che dialoga con i suoi due sé in nome della libertà

Graziana Maniscalco interpreta “Con animo imprescrittibile: diario di un disertore” – foto di Roberto Oliveri.

Interpretato dall’attrice Graziana Maniscalco, il dramma del disertore è un “monologo dialogante che mette a confronto il passato di Valastro, giovane dissidente catanese, con il suo presente di uomo maturo capace di rielaborare eventi, passioni, sofferenze, disincanti, nella filigrana traslucida di un rapporto privilegiato con la madre, la poetessa Maria Gemma Bonanno. (…)
La trama fitta della narrazione di sé di questo Diario, consente ai due Orazio di raggiungersi e di osservarsi: non ricerca di ricongiungimento, quanto necessità di incontro tra due individui che come tali si riconoscono: per domandare l’uno all’altro quanto sia presente dell’uno nell’altro. (…)
E nel dialogo, ormai ravvicinato, tra i due sé, il giovane disertore propone all’Orazio attuale le due parole cardine della sua ricerca: animo e amore: parole sdrucciolevoli, incrostate di significati ordinari spesso friabili. (…)

Il disertore che dialoga con i due sé da giovane dissidente a uomo maturo, Quotidiano La Sicilia (24/10/2022).
Graziana Maniscalco interpreta “Con animo imprescrittibile: diario di un disertore” – foto di Laura Mancuso Prizzitano.

«Diario di un disertore» è dunque un mémoire dolorosissimo, lungo il quale la matrice autobiografica, sostenuta pure da un lirismo mai fine a se stesso, diventa «memorandum all’umanità» sui valori e sulle decisioni che ci rendono individui capaci di andare in fondo alle nostre scelte etiche.
L’accusa nei confronti dell’accanimento della «giustizia» e della sua connaturata, istituzionale violenza segna tutta l’esistenza di questo anarchico-antimilitarista lungo una partitura folle che è quella della vita e della scrittura. Il diario però è anche un addio, la ricerca di un nuovo «altrove», ma con la consapevolezza ostinata di offrire testimonianza del diritto di liberarsi dal servizio militare e dalle guerre in forma di scrittura: «un corpo a corpo con la scrittura che ricompone ed elabora attraverso una creatività responsabile, la carne viva del disertore».
Lo spettacolo di Nino Romeo ce la restituisce intatta attraverso la voce di Graziana Maniscalco che si fa poi lamento altissimo per ogni figlio imprigionato, scomparso, liquidato: e con tensione sempre crescente, quella voce diventa – poeticamente e pietosamente – quella di tutte le madri del mondo.

In nome della libertà: “Diario di un disertore” alla Sala “Giuseppe Di Martino” di Catania, di Giuseppe Condorelli, in Scritture, Visioni & Immaginazioni (20/10/2022) [leggi l’articolo integrale].

Graziana Maniscalco interpreta “Con animo imprescrittibile: diario di un disertore” – foto di Roberto Oliveri.

La messa in scena di un grande testo come quello di Orazio Maria Valastro, denso di poesia nelle descrizioni intime e accurate e mai retoriche o noiose, animato dalla voce e dal corpo di una donna, Graziana Maniscalco, con una funzione
esotericamente parlando di un androgino, che fonde dentro di sé delle movenze maschili, abiti maschili espressioni maschili, con una voce femminile, un pensiero femminile, un’emozione femminile (…) ricorda proprio l’Animus/Anima dello psicologo Jung; ricorda il rapporto simbiotico tra la madre di Orazio, il disertore e Orazio, il figlio con la madre poetessa.

Sussurri, sorrisi e grida di un disertore, di Susanna Basile, in Le Culture (16/09/2022) [leggi l’articolo integrale].

Graziana Maniscalco interpreta “Con animo imprescrittibile: diario di un disertore” – foto di Roberto Oliveri.

Lo spettacolo è tratto dall’omonima autobiografia di Orazio Maria Valastro, “disertore” che per sette anni ha subito il carcere militare e l’espatrio per il radicale rifiuto di indossare la divisa.
«Finito di leggere “Diario di un disertore” di Orazio Maria Valastro – scrive il regista Nino Romeo – ho avvertito l’urgenza della sua trasposizione scenica. Ho seguito le vicende narrate da Orazio; ho partecipato attivamente, insieme agli anarchici siciliani e agli antimilitaristi di tutta Europa, alle mobilitazioni che reclamavano la sua liberazione dalle carceri militari.
Ciò che ha spinto Graziana Maniscalco e me ad attribuire corpo scenico a questo diario/non diario è l’andamento e la partitura della narrazione. Graziana ed io abbiamo voluto rendere sulla scena la necessità del dire ad altri il percorso narrativo che Orazio Valastro ha compiuto quasi in solitario, con la poetessa Maria Gemma Bonanno, sua madre, a fargli da specchio poetico: abbiamo soltanto colto una necessità da una sua necessità».

A Catania Il Gruppo Iarba dà voce al Diario del disertore di Valastro, Sicilymag [leggi l’articolo integrale ] (26/10/2022).

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