Un viaggio a matita

Un viaggio a matita – Lampi di Stampa

Orazio Maria Valastro (a cura di), Un viaggio a matita: ateliers dell’immaginario autobiografico, Milano, Lampi di Stampa (TuttiAutori), 2012, 102 p.

L’arte della poetica di sé

Orazio Maria Valastro

Dottore di ricerca in sociologia, Università “Paul Valéry” Montpellier, dirige e conduce gli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico dell’Associazione Le Stelle in Tasca

Magma

Avverto come allora il suo rumoreggiare senza tempo
principio misterioso di un respiro inviolabile
scuotermi e rasserenarmi di malinconia
nel silenzioso risuonare del suo ricordo
smarrendone la presenza al confine tra terra e cielo
nello sguardo esule e migrante.

Un tempo sollecitava con veemenza
l’inquieto tumulto giovanile
assorto e apparentemente indifferente
impegnato a contrastare il caos esterno
arginando fiotti vitali interiori
pronti a scagliarsi sul mondo.

Sacra la vita risorge ciclicamente
sui pendii scossi dalla sua potenza
sacrificando la parola confusa
sottratta a questa terra
dissetandosi alla sorgente di un altro futuro.

Le parole tornano a sollevarsi dalle labbra
imparano magicamente ad ascoltare
invocando il fluire del tempo
fantasticando e guidando perenni e infaticabili ritorni
ricongiungendo negli occhi
i colori della terra con i colori del cielo.

Orazio Maria Valastro
Catania, Luglio 2010

“Viaggio a matita” presenta una selezione di racconti autobiografici realizzati tra il 2009 e il 2010, durante la partecipazione al percorso degli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico, curato dall’Associazione “Le stelle in Tasca”. L’immagine in copertina, una casa situata su di un’isola errante, è stata selezionata tra i disegni creati dagli autori di questo volume. Un gruppo di persone animato dal desiderio di trasformare la vita nel movimento della scrittura, ha intrapreso un viaggio insolito tracciando con una matita delle immagini che li rappresentano per condividerle simultaneamente. Il viaggio ha avuto inizio attraverso queste immagini, esplorando con le parole i sentimenti manifestati e i significati che abbiamo attribuito loro, proseguendo nella scrittura di sé alla scoperta di un orizzonte che cambia esplorando la presenza dell’altro.

Il viaggio nell’intimità, l’esplorazione e il desiderio di sé, si apre pertanto al desiderio dell’altro. Quella piccola casa confortevole raffigurata sopra un’isola errante dove il clima è sempre quello di una mite stagione estiva, è un simbolo di protezione e serenità. Muovendosi sopra mari e terre ci permette di viaggiare, di volgere lo sguardo attraverso un orizzonte mutevole, cercando di scoprire nuove realtà e conoscere altre persone che possiamo accogliere nella nostra intima dimora. La dimora errante rappresenta il territorio fluttuante del desiderio di sé e del mondo, desiderio che ci rivela una nuova etica in gestazione, un’etica radicata nell’avventura pedagogica del viaggio autobiografico verso l’infinito, verso tutto ciò che a noi è ancora invisibile.

Il viaggio nel movimento della scrittura degli autori di questo volume, intrapreso con la matita che si adopera a rendere presente la vita attraverso l’immagine, è stato sollecitato dall’arte della poetica di sé. È questo il titolo assegnato ai primi incontri degli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico. Il viaggio a matita esplora l’immagine (eikon), procedendo attraverso la parola (logos) e la scrittura (graphein). Una presentazione di sé attraverso l’immagine creata, la narrazione di una storia che ci descrive attraverso il disegno, sollecita una percezione simultanea dell’immagine e della parola situando il verbo dell’essere nel mondo.

La scrittura della narrazione evocata dall’immagine che si rivela a noi stessi e agli altri, diventa coscienza poetica di essere al mondo, spazio poetico condiviso che stimola il rapporto tra microcosmo e macrocosmo. Quelle immagini, icone di noi stessi, hanno avuto una funzione mesocosmica che ci offre l’opportunità di incarnarci e spiritualizzarci nel movimento metaforico della scrittura di sé, nei racconti autobiografici che questo spazio poetico ha assistito e stimolato. Gli autori prendono corpo nel territorio esistenziale e simbolico della scrittura in quanto corpo autobiografico, che prende senso e supporto metaforico e simbolico attraverso lo spirito poetico, sintassi di metafore e logiche dell’intimità dell’essere.

La vita che diventa oggetto del nostro pensiero, in modo diretto e crudo o indiretto e velato, è una descrizione metaforica che non esprime necessariamente delle similitudini preesistenti ma le ricrea nella sintassi delle metafore. L’organizzazione metaforica di vissuti e significati che si strutturano in un racconto autobiografico, produce nuove prospettive riorganizzando la comprensione di noi stessi e del mondo.

Il desiderio poetico nella scrittura di sé, risveglia e avvia una riattivazione del legame tra macrocosmo e microcosmo nell’esperienza del viaggio autobiografico, come nuova consapevolezza e coscienza di essere nel mondo. Il viaggio in sé nel movimento della scrittura è l’esperienza mitica di Ermes il viaggiatore, un’esperienza che ci conduce nell’itinerario dell’esistenza a ricreare e interpretare la nostra storia di vita. Il dinamismo qualitativo dei racconti autobiografici ci rivela un viaggio di elevazione e di penetrazione di sé, desiderio di purificazione e discesa nell’intimità dell’essere che convoca la vocazione della soggettività, la comunicazione tra gli esseri e il mondo nel processo simbolico di mediazione delle esperienze evocate nella consapevolezza della nostra condizione di donne e uomini nel mondo.

Il viaggio al centro di sé è un viaggio al centro dell’umanità, un cammino nella coscienza dell’avventura perigliosa del destino umano, riconoscendo l’alterità e la diversità dei colori notturni dell’intimità, procedendo attraverso la consapevolezza del sentimento tragico dell’esistenza. L’isola errante come territorio poetico esistenziale e simbolico, metafora del viaggio dello scrittore autobiografico e dell’avventura pedagogica della scrittura di sé, è ugualmente territorio dell’immaginario attraverso l’esperienza della funzione creatrice della facoltà di rappresentare e figurare uno spazio poetico che reincanta la relazione con noi stessi, gli atri e il mondo.

L’erranza dello scrittore nel percorso di interpretazione del senso dell’esistenza di fronte all’enigma della vita che avanza nella sua scrittura, l’avvento del mistero della vita nelle esperienze vissute, è al tempo stesso l’erranza della vita nella coscienza umana attraverso il flusso creativo dell’arte autobiografica, osmosi tra l’intimità dell’essere e il mondo che ci circonda. La penetrazione di uno spazio intimo, di una dimora interiore dischiusa al mondo, è speranza di trascendenza e penetrazione di uno spazio profano che diventa uno spazio sacro nel viaggio iniziatico verso il territorio esistenziale e simbolico del desiderio di sé, dell’altro e del mondo.

INDICE

INTRODUZIONE

L’arte della poetica di sé

Orazio Maria Valastro

RACCONTI AUTOBIOGRAFICI

I due volti dell’esistenza

Santa Andriano

Attesa

Silvia Bellia

I passi dell’amore

Maria Grazia Bianca

La sorpresa sotto al sedile

Valentina Carmen Chisari

Il viaggio e la ricerca

Patrizia D’Amico

Cerimonie

Stefania Di Martino

Una casa, il cielo, un profumo

Letizia Lampo

L’asta dei ricordi

Nadia Mangiameli

Magia

Silvia Maugeri

Bambole in libertà vigilata

Daniela Scorza

Sorrido…viaggiando tra i ricordi

Carmelangela Settanta

Autori

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