Per Lina: spirito apollineo e dionisiaco

La presentazione del libro di Lina Tringali, “Odori e sapori di casa mia”, presso il Castello Leucatia di Catania, al Centro Culturale – Biblioteca “Rosario Livatino”, è stato un momento emozionante, un omaggio alla persona che ho avuto il piacere di conoscere e accompagnare nel suo percorso di scrittura autobiografica. Ed il percorso dell’autrice autobiografa, il percorso della persona che si è confrontata con la scrittura di sé, rappresenta un esempio significativo e una sollecitazione per chiunque avverta il desiderio di narrarsi.

Due rilevanti qualità le sono state favorevoli in questo percorso, la sua autodeterminazione e la sua capacità di partecipazione. Lina aveva iniziato nel 2012, in solitario, a scrivere di sé.

«La voglia di raccontare della mia vita era dentro di me da un po’ e finalmente, è arrivato il momento (…) Ho ripercorso, con sofferenza, la mia vita, rapita in un viaggio nel passato, nei ricordi. Non è stato facile, ma è stata una narrazione, in parte dolorosa ma, anche, risanatrice. (…) Siamo tutti alla ricerca di qualcosa, alla ricerca del senso della vita, alla ricerca di risposta ai nostri tanti perché. (…) Mi sono riconciliata con me stessa. Poi, andando avanti, ho incominciato a vedere nuovi germogli che mi facevano intuire che presto sarebbero arrivati fiori e frutti. Ho perdonato me e gli altri. Ho riconosciuto tutte le cose belle che la vita mi ha dato. Ho provato gratitudine verso chi permette il miracolo dell’esistenza. Continuo a fare nuovi progetti e attendo, con fiducia, nuovi doni!» (Lina Tringali, Erba secca e nuovi germogli, 2012)

La sua autodeterminazione, rispetto alla scrittura, si traspone nel senso topografico del termine, individuare sulla carta la sua posizione, riconoscere nel racconto di sé una nuova presenza a se stessi e al mondo. Il suo percorso di scrittrice autobiografa è stato sollecitato da questa cerca del senso del tutto, per volgere nuovamente uno sguardo fiducioso verso la vita.

Lina ha partecipato al Laboratorio cittadino di scritture autobiografiche realizzato in questa stessa sede, l’edizione del 2013, proseguendo nella sua esperienza di scrittrice autobiografa.

«Credo che, in genere, l’esperienza di gruppo ed in particolare, di un gruppo di scrittura autobiografica, porti la mente ad un livello superiore, una condizione di speciale apertura che, da soli, non potremmo raggiungere facilmente. In questo stato la mente può: ci riporta indietro nel tempo, spalanca le porte della coscienza e ci permette di leggere dentro di noi, di vedere la nostra vita dall’esterno; ci consente di stabilire un rapporto sereno con noi stessi, di rappacificarci con la vita. E poi… il confronto! La scoperta dell’altro: l’altro tanto simile a noi, con le nostre stesse fragilità e le nostre paure. È stato bello essere semplicemente insieme! » (Lina Tringali, Racconti autobiografici in giallo, 2012)

Ed è questa la seconda qualità, la sua capacità di partecipazione, sollecitata da quell’ascolto sensibile di sé e dell’altro che caratterizza il laboratorio al quale ha partecipato, che le ha permesso di compenetrarsi in modo empatico con l’altro, sentire dentro, comprendere e condividere sentimenti ed emozioni.

Il suo percorso non si è interrotto, è proseguito con la sua partecipazione alla prima edizione di Thrinakìa, concorso internazionale di scritture autobiografiche, dove, con mia grande gioia, è stata premiata tra i finalisti della sezione dedicata alle autobiografie, con la sua opera “Odori e sapori di casa mia”. Opera che oggi è diventata un libro, pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik nella collana “Diari e memorie”, lo stesso editore che ha incoraggiato e sostenuto la pubblicazione di un’antologia degli autori finalisti della prima edizione di Thrinakìa.

Lina, come persona e scrittrice autobiografa, incarna quello spirito e quella consapevolezza verso le quali questa esperienza di narrazione e di scrittura ci conducono. Uno spirito che è al tempo stesso apollineo e dionisiaco. Apollineo poiché ricerca, tramite il pensiero, di ricostruire con la scrittura il flusso della vita, di mettere ordine nel caos dell’esistenza. Dionisiaco in quanto non abbandona la ricerca del senso dell’esistenza, saldamente ancorato all’impulso vitale verso la vita, nella consapevolezza dell’esperienza comune del dinamismo tragico della vita stessa. Quando pensiamo agli scrittori autobiografici, credo che siano questo stesso spirito e questa stessa consapevolezza che riescono a condividere come una comunità esistenziale.

Il libro di Lina ha dei grandi pregi che poggiano su questo sentire comune di questa comunità di scrittrici e scrittori autobiografi. Ricorrendo allo schema ritmico del calendario delle stagioni, dove sono collocati odori e sapori, emozioni e sentimenti, poesie e racconti, continua la sua ricerca di senso. Coinvolge i lettori sollecitandone i sensi e ancor prima di rivolgersi loro attraverso la parola e la scrittura, li rende complici di un viaggio intuitivo e multidimensionale attraverso la preparazione di piatti tipici della cucina tradizionale siciliana e le esperienze significative della sua vita in famiglia. «Vorrei, ancora, giocare… vorrei ancora ricordare… vorrei sentire ancora… gli odori ed i sapori di casa mia!» (Lina Tringali, Odori e sapori di casa mia) In un mondo nel quale gli spazi diventano neutri, nel quale facciamo fatica ad attribuire loro senso e significato, e la nostra esperienza dello spazio è geometrica, limitata a percorrerlo sempre alla ricerca di senso, il mondo dell’autrice diventa il cosmo intero che ci circonda, con i suoi ritmi naturali e biologici, psichici e sociali. Ogni spazio e momento diventa uno spazio pregnante di senso perché inserito in un tutto nel quale è possibile ancora ricordare e ascoltare, nel quale è ancora possibile orientarsi.

Sono felice che insieme a Lina abbiamo fatto l’esperienza degli Ateliers dell’immaginario autobiografico che con i laboratori di narrazione e scrittura di sé, gli incontri di ascolto e lettura di testi autobiografici, i laboratori per la raccolta di storie di vita, e infine Thrinakìa, il concorso internazionale di scritture autobiografiche dedicate alla Sicilia, promuovono un’etica dell’ascolto sensibile di sé e dell’altro ed una pedagogia della memoria e dell’immaginario. Il nostro percorso comune e il suo percorso di scrittrice autobiografa prosegue, continua attraverso la sua partecipazione con le cercatrici e i cercatori di memorie di Thrinakìa al laboratorio per la raccolta di storie di vita. Il suo nuovo progetto, “Biografia di un amore”, è un altro progetto di scrittura molto promettente.

Rivolgo un sincero e affettuoso augurio a Lina, che la sua esperienza di scrittrice autobiografa prosegua con grande successo. E rivolgo un augurio appassionato a tutte e tutti, a chi collabora con gli Ateliers dell’immaginario autobiografico, alle scrittrici e agli scrittori autobiografi, di proseguire anche noi con successo nel creare e avere cura di questi spazi dove potersi autorizzare a scrivere di sé.

One thought on “Per Lina: spirito apollineo e dionisiaco

  1. Orazio carissimo… !
    che bella sorpresa incontrare le tue parole ed il tuo pensiero… tanti bei pensieri (che ho atteso pazientemente!). Ti ringrazio con tutto il cuore per avermi sorretto durante i laboratori di autobiografia e di ricerca di memorie lontane, con i tuoi preziosi consigli e per aver creato le condizioni di “GRUPPO” che aiutano a specchiarsi negli alltri ed a guardarsi dentro con occhi nuovi…
    l’incontro con l’altro… con gli altri, è una magia che solo pochi sanno creare… Grazie di tutto! Lina

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