Cartografia minimale dell’immaginario autobiografico

Edizioni Mythos

Orazio Maria Valastro, Cartografia minimale dell’immaginario autobiografico, I Quaderni di Atopon, Edizioni Mythos, Roma, n.3/2013, 56 p.

Orazio Maria Valastro: sociologo, dottore di ricerca in sociologia (IRSA CRI – Institut de Recherches Sociologiques et Anthropologiques Centre de Recherche sur l’Imaginaire, Università Paul Valéry, Montpellier); direttore scientifico di M@gm@, rivista internazionale di scienze umane e sociali (www.analisiqualitativa.com); dirige gli Ateliers dell’immaginario autobiografico dell’Organizzazione di volontariato Le Stelle in Tasca (www.lestelleintasca.org).

Abstract

La pratica sociale della scrittura autobiografica, ci interroga oggi sull’esperienza dell’elaborazione drammatica e narrativa di donne e uomini che tessono, dall’esterno della trama globale della vita, il corpo al sociale e al cosmo.

La scrittura di sé, esperienza etica ed estetica non più marginale alla vita quotidiana contemporanea, sollecita una nuova presenza di sé al mondo nella tensione permanente del divenire aperto al senso tragico dell’esistenza.

Il ritorno del tragico, come tratto caratteristico della modernità, segna profondamente le energie drammatiche e le strutture organizzatrici dei regimi multiformi dell’immaginario, intimando ad esplorare le dimensioni rivelate dalle esperienze vissute in un viaggio postmoderno che diventa ricerca di sé e di senso.

L’analisi delle figure idealtipiche del desiderio della scrittura di sé presentate in questo contributo, proponendo una cartografia minimale dell’immaginario autobiografico contemporaneo, definiscono una liturgia drammaturgica che partecipa ad armonizzare valori antinomici dell’esistenza instaurando una coscienza che si apre ad una pluralità di valori che coesistono nella loro pura tragicità del vivere quotidiano.

The social practice of the autobiographical writing, us questions today on the elaboration dramatic and narrative of the experience of women and men they weave, from the outside of plot the overall life, the body to the social and to cosmos.

The writing self, as experience ethical and aesthetic no more than marginal to life everyday contemporary, invites for a new presence of himself to the world in the permanent tension of the divenire open to the tragic sense of existence.

The return of the tragic, distinctive feature of modernity, deeply marks the energies dramatic and structures organizing of regimes multiforms of the imaginary, intimating to explore the dimensions revealed by the experiences lived within a postmodern travel which becomes self-seeking and sense.

The analysis of the ideal-typical figures of the desire of write about self submitted in this paper, proposes a minimale cartography of the autobiographical contemporary imaginary, illustrating a dramatic liturgy that participates to harmonize antinomic values of the existence and urges a consciousness that opens to a plurality of values that co-exist in their pure tragicalness of everyday life.

Cartografia minimale dell’immaginario autobiografico

1. L’immaginario come nuova presenza di sé al mondo tra sentimento tragico della condizione umana e cerca di senso p.11

– Il ritorno del tragico nel postmoderno

– I regimi multiformi dell’immaginario: eroico, mistico, drammatico

– Creazione estetica e autopoietica di sé

2. Un viaggio postmoderno nello spazio ossimorico del movimento della scrittura di sé p.24

– L’arte dell’autobiografia come etica dell’estetica

– Liturgie ed energie drammatiche di comunicazione tra universi esistenziali e simbolici

– La vocazione estetica come cammino e instaurazione di una coscienza eroica notturna

3. Figure del cammino dell’eroe notturno della «reliance» p.36

– Il reincantamento del nostro rapporto al mondo

– Le figure idealtipiche dell’eroe notturno melanconico e metamoforfico

– Le figure idealtipiche dell’eroe notturno estatico e della «reliance»

Conclusioni p.44

– Co-emergenza di sé e del mondo nel senso tragico dell’esistenza e del vivere quotidiano

Note p.49

Riferimenti bibliografici p.53

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