Immaginari del patrimonio culturale immateriale

Collana I Quaderni di M@GM@ – Aracne Editrice

Immaginari del patrimonio culturale immateriale, il titolo di questo volume, segna un duplice e speciale anniversario, quello delle pubblicazioni della rivista M@gm@ che associano una socio-antropologia dell’immaginario simbolico e sociale, un’osservazione e un’interpretazione critica del mondo sociale, al cambiamento partecipato della vita quotidiana, e per porre in rilievo un mutamento di prospettiva radicale nell’approcciare l’argomento privilegiato per questa pubblicazione. Il decimo volume dei quaderni della rivista M@gm@, è un progetto editoriale che celebra il decimo anniversario della pubblicazione avviata con Aracne Editrice nel 2007, mentre la rivista, con la sua versione elettronica, compie quindici anni di vita. È, inoltre, una proposta editoriale significativa, resa possibile dall’interessante lavoro di ricerca, di elaborazione concettuale e di approfondimento presentato nei contributi pubblicati in questo volume collettivo, nonché dalla calorosa adesione delle autrici e degli autori che ho avuto il piacere di invitare a collaborare. Una proposta editoriale che si colloca pienamente all’interno di una più ampia riflessione sul patrimonio culturale immateriale, aiutandoci infine a coniugare una prospettiva di conoscenza scientifica che abbraccia il concetto di comunità di eredità e comunità patrimoniale nella sua interdipendenza tra dimensione politica, sociale e educativa, in relazione alla costruzione sociale di un patrimonio che si fonda su processi di risignificazione dell’immaginario collettivo, della memoria del singolo e della collettività.

Il sistema di principi universali fondati su valori etici comuni, ad esempio quelli espressi dall’Unesco e rappresentati dalle convenzioni sul patrimonio culturale, nel tentativo di arginare il rischio di riproporre realtà monolitiche prive di differenziazioni interne incapaci di confrontarsi con il contesto sociale in mutamento, sollecita nuove dinamiche non solo di interpretazione della conservazione del patrimonio, ma anche di risignificazione del patrimonio culturale. Un patrimonio che tiene insieme identità e risorse del territorio costruendo pratiche di gestione e di tutela finalizzate a rafforzare l’identità culturale e sostenere l’economia, risponde al desiderio di guidare e sostenere lo sviluppo scientifico e tecnologico e le trasformazioni sociali, assumendo precise responsabilità nei confronti delle generazioni future. Questo patrimonio è anche il risultato di un processo portato avanti da soggetti attivi in maniera complessa, dinamica e relazionale, che sollecita nuove logiche interpretative in una permanente variazione di conservazione e risignificazione dei contenuti di riavvicinamento e riconciliazione con il passato, il presente e l’avvenire, a partire da un’eredità culturale che sollecita risonanze affettive tra dimensioni locali e vocazioni universali.

E ritorno di conseguenza sulla questione di fondo: verso quali archivi partecipati della memoria e dell’immaginario? Il ricorso alla mitanalisi non è fuorviante, concorre a orientare la comprensione del processo di riconfigurazione del patrimonio culturale dell’umanità, la sua istituzionalizzazione a livello collettivo, sociale e internazionale. La mitanalisi ci aiuta a tenere presente il lato valoriale di una mitologia contemporanea portatrice di immagini benefiche o nocive per l’umanità, e in questo senso possiamo cogliere un immaginario in atto che apparentemente sembra limitarsi a celebrare la fragile ricchezza del patrimonio culturale, materiale e immateriale. Esaltando la fiducia nella società occidentale e nella trasmissione di un’eredità che afferma il principio della partecipazione della società civile, delle comunità e dei cittadini, si celebra il mito di una gouvernance culturale che ci renda compartecipi di uno sviluppo umano inclusivo e beneficiari del progresso scientifico e sociale. L’eredità di cui stiamo gettando le fondamenta, riformulandola in chiave di condivisione, partecipazione e consapevolezza, non è esente dalle contraddizioni delle dinamiche delle memorie pubbliche e vive perché le memorie portano con sé ricordo e oblio, riconoscimento e negazione.

Orazio Maria Valastro

Immaginari del patrimonio culturale immateriale
Orazio Maria Valastro (dir.)

Prefazione
Mitanalisi del patrimonio culturale immateriale
Hervé Fischer p. 11

Introduzione
Verso quali archivi partecipati della memoria e dell’immaginario
Orazio Maria Valastro p. 15

I Culture immateriali, memorie collettive e forme dell’esperienza sociale

Concretizzare l’immaginario popolare: il caso delle masche piemontesi
Laura Bonato p. 35

La cultura immateriale e l’Armenia
Maria Immacolata Macioti p. 51

Patrimonio immateriale e approccio biografico nella raccolta delle storie di vita
Maria Coppa p. 69

II Narrazioni trasculturali postcoloniali

La violenza dell’immaginario colonizzante: malintesi culturali e speculazioni scientifiche
Paola Elisabetta Simeoni p. 83

«To die a tribe, to be born… cultures»
Effetti delle ‘politiche di riconoscimento’ sulle identità etniche namibiane
Cristiana Fiamingo p. 99

III Figure di narratori del mondo contemporaneo

Il pensiero nomade di Ascanio Celestini
Beatrice Barbalato p. 125

Magna Grecia Blues: il mito di Mario Musella e la sociologia di un nero a metà
Luigi Caramiello p. 151

IV Processi di patrimonializzazione della modernità

La post-umanità digitale: il patrimonio culturale dopo l’antropocentrismo
Vincenzo Susca p. 163

Patrimonio culturale immateriale e Social Media: il blog come strumento di conservazione, trasmissione e salvaguardia del PCI
Annalisa Castronovo, Marcello Marinisi p. 171

Des espaces fictionnels seraient-ils inscriptibles au patrimoine culturel immatériel ?
Pour une reconnaissance par l’Unesco…
Lorenzo Soccavo p. 193

Autori p. 201

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *